venerdì 4 ottobre 2013

Conquiste del Lavoro Cisl


Telecom: lavoratori pronti a sciopero, niente tagli

PRIVATIZZAZIONI
 

I lavoratori di Telecom sono pronti allo sciopero e dicono "No ai licenziamenti", "No allo spezzatino e allo scorporo della rete", "Sì alla ricapitalizzazione dell'azienda". Durante il presidio a piazza Affari, davanti alla sede di Telecom, i sindacati di Milano e Lombardia (Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil) hanno invocato l'intervento del governo affinchè ricapitalizzi l'azienda attraverso l'intervento della Cassa depositi e prestiti.
Altrimenti, "siamo pronti allo sciopero generale nazionale» ha annunciato il segretario generale Slc Cgil Milano, Paolo Puglisi, secondo il quale Telefonica «è il partner peggiore perchè significa la vendita di Tim Brasil e non dà nessuna prospettiva di sviluppo all'azienda".

E si terrà domani pomeriggio un incontro tra l'amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano, e i rappresentanti dei sindacati di categoria che sono stati convocati dall'ad per spiegare le conseguenze del cda di oggi. L'incontro si terrà alle 15.00 a Corso Italia. Lo si apprende da Vito Vitale segretario della Fistel Cisl. Nel frattempo si è dimesso il presidente esecutivo di Telecom Italia, Franco Bernabè. Lo si apprende mentre è ancora in corso il cda. "Il Presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè ha rassegnato le dimissioni dalla carica", informa la società in una nota. La riunione del consiglio di amministrazione prosegue sotto la conduzione del vice presidente, Aldo Minucci. Il Consiglio "ha espresso i suoi vivi ringraziamenti a Franco Bernabè per il grande impegno e l`elevato apporto manageriale profuso in questi anni alla guida della Società".
Bernabè si qualificava come Consigliere esecutivo non indipendente, ed era Presidente del Comitato Esecutivo. Al termine dei lavori consiliari - si legge nella nota - sarà diramato un ulteriore comunicato.

(3 ottobre 2013)