domenica 6 ottobre 2013

FISTEL




Coordinamento  Telecom del 3 Ottobre.



Il 3 ottobre a Roma si è riunito il Coordinamento delle RSU di Telecom, le Segreterie Territoriali e la Segreteria Nazionale per analizzare la situazione del Gruppo Telecom a seguito della cessione delle azioni di Telco a Telefonica da parte di Generali, Mediobanca e Intesa S. Paolo.
Il Coordinamento ha espresso tutta la sua preoccupazione per il futuro del Gruppo telefonico sia per il destino degli assets di Tim Brasile e Telecom Argentina e sia per l’integrità del perimetro domestico.
Il Coordinamento ha ricordato che il ruolo del sindacato in questi anni è stato di grande responsabilità sottoscrivendo accordi difficili anche e soprattutto per evitare processi di esternalizzazione di attività nell’interesse dell’occupazione e del futuro dell’Azienda.
L’accordo del 27 Marzo 2013 deve essere rispettato e gli impegni assunti sulle verifiche devono essere legati al raggiungimento degli obiettivi e non a cambi di strategie che Telefonica potrebbe imporre con la esternalizzazione del Customer Care.
L’accordo del 27 Marzo già in questa fase viene applicato in modo unilaterale da parte delle linee sfuggendo al confronto e alla reale interpretazione di quanto pattuito, per questo si richiamano le R.I. ad intervenire prima che si attivino mobilitazioni e denuncie alla DPL sull’utilizzo di straordinari- solidarietà e gestione degli accordi.
Il Coordinamento si è espresso per mantenere l’integrità del Gruppo Telecom (Customer Care – Rete – Informatica – Staff), nessuno si è mai sottratto ad impegni per migliorare l’efficienza e la produttività, ma questa responsabilità è giustificata solo se si continua a puntare sulla ricerca, l’innovazione e lo sviluppo salvaguardando l’autonomia dell’azienda, le professionalità dei lavoratori e tutti i livelli occupazionali.
Il cambio  del pacchetto di controllo preoccupa perché il socio industriale punterà a fare efficienze economiche e organizzative con modelli e cultura diversa rispetto alla tradizione della nostra azienda; per mantenere la sua leadership sul mercato italiano Telecom ha necessità di continuare ad investire sulle infrastrutture, sui servizi innovativi e sulla ricerca, non solo per il mantenimento del business, ma anche per lo sviluppo e l’innovazione del Paese.
Telefonica sarà d’accordo??
Abbiamo molte perplessità e solo le garanzie del Governo nel confronto con Telefonica possono dare certezze al futuro dell’Azienda e dei lavoratori se ben negoziate ed esigibili nel tempo. 
Per difendere Telecom e la sua occupazione il Coordinamento da mandato alla Segreteria Nazionale di avviare le procedure di raffreddamento per la mobilitazione dei lavoratori.
La Segreteria Nazionale facendo proprie le preoccupazioni del Coordinamento  si impegna a coinvolgere direttamente la Confederazione nel rapporto con il Governo per la vicenda Telecom, a mettere in campo  le iniziative unitarie  per la difesa di tutta Telecom e della sua occupazione e chiede un immediato confronto al management sul piano industriale e sulle strategie future. Se le risposte dell’Azienda dovessero essere in contrasto con le aspettative industriali dei lavoratori e del Sindacato la risposta sarà dura e di lungo termine.


                                                                                  La Segreteria Nazionale

Roma 3 ottobre 2013